Sebbene la II B non abbia partecipato alla somministrazione delle prove INVALSI, può essere interessante comunicare, in sintesi, i risultati nazionali e regionali relativi alla classe Seconda Superiore:
RISULTATI ALLE SUPERIORI – Passando al livello regionale, nell’indirizzo liceale le regioni con un punteggio significativamente al di sopra della media italiana sono la Lombardia e tutte le regioni e province del Nord-Est (tranne, per un soffio, l’Emilia-Romagna), le regioni con un punteggio significativamente inferiore alla media italiana sono l’Abruzzo, la Campania, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna. Le altre regioni non si differenziano dalla media dell’Italia.
Nell’indirizzo tecnico, la situazione è analoga a quella già riscontrata per l’indirizzo liceale ma in questo caso anche gli istituti tecnici dell’Emilia Romagna hanno un risultato statisticamente superiore alla media italiana, cui si aggiungono gli Istituti Tecnici delle Marche. Le regioni con un risultato significativamente al di sotto della media italiana sono il Lazio, la Campania, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna
Infine, tutti gli Istituti Professionali delle regioni settentrionali, tranne quelli della Liguria, hanno un risultato significativamente superiore a quello medio italiano, mentre due sole regioni, la Campania e la Puglia, hanno un risultato significativamente inferiore ad esso. Le altre regioni non si differenziano, in questo indirizzo scolastico, dalla media italiana.
DISASTRO SUD – Da segnalare anche che alla più bassa prestazione della macro-area Sud nella scuola secondaria di primo e secondo grado contribuisce soprattutto una regione: la Campania. Senza questa regione il punteggio dell’area sarebbe non molto dissimile da quello del Centro. Nell’area Sud e Isole a pesare sono i cattivi risultati della regione Sicilia, che ottiene in entrambe le prove e in tutti i livelli scolari, con l’eccezione della prova di Matematica in II primaria, punteggi significativamente inferiori alla media nazionale. Meno peggio fa la Calabria, i cui risultati, almeno nella scuola primaria, non si differenziano nel 2014 dalla media nazionale; nella scuola secondaria di primo e secondo grado, tuttavia, questa regione torna a registrare risultati tra i più bassi in assoluto e significativamente al di sotto della media italiana.
In un quadro nazionale è su queste tre regioni che andrebbero concentrati opportuni interventi di politica scolastica per tentare di migliorarne i livelli di apprendimento, sui quali per altro influiscono non solo fattori legati al funzionamento del sistema educativo ma anche fattori di ordine economico, sociale e culturale non facili da controllare.
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