L’architetto Dinocrate – Vitruvio

vitruvioPer la Terza, pubblico una traduzione del testo di Vitruvio proposto per l’ultimo compito in classe:

L’architetto Dinocrate era di altissima statura, viso grazioso, aspetto e nobiltà notevoli. Confidando in questi doni della natura, si unse d’olio il corpo, incoronò il capo con una fronda di pioppo, coprì la spalla sinistra con una pelle di leone e tenendo con la mano destra la clava avanzò verso la tribuna del re che amministrava la giustizia. Poiché l’evento insolito aveva distratto il popolo, Alessandro rivolse lo sguardo verso di lui. Ammirandolo, ordinò che gli venisse fatto spazio perché avanzasse e gli chiese chi fosse. E lui rispose: “Dinocrate, l’architetto macedone,  che ti porto idee e modelli degni della tua fama. Infatti ho forgiato il monte Atos con l’aspetto di una statua virile, nella cui mano sinistra ho tracciato le mura di una grandissima città, nella destra una coppa che accogliesse l’acqua di tutti i fiumi”. Alessandro fu compiaciuto e da quel momento Dinocrate non si allontanò dal re e continuò a seguirlo fino all’Egitto. Qui Alessandro, dopo aver osservato il porto difeso naturalmente, le pianure ricche di grano intorno a tutto l’Egitto, i grandi vantaggi del grande fiume Nilo, gli ordinò di costruire una città col suo nome: Alessandria. Così Dinocrate giunse alla celebrità.

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