Esame: nuovi bonus

esamestatoDal Corriere della Sera  del 13 Giugno 2013:

MATURITÀ, I NUOVI BONUS IL PUNTEGGIO MASSIMO SOLO A CHI PRENDE LA LODE

ROMA — A una settimana dall’inizio degli esami di maturità, con la traccia di italiano fissata per il 19 giugno, mentre impazza sul web il toto-tema e Ungaretti, Svevo, Pirandello, Quasimodo e Montale sono, pensano i maturandi, certamente in pole position per la traccia di letteratura, si è chiusa ieri, almeno per quest’anno, la vicenda dei contestatissimi «bonus maturità». I 10 punti, cioè il massimo, saranno concessi soltanto a chi prende anche la lode. Da uno a nove punti di «bonus» andranno invece a chi avrà ottenuto, alla maturità, da 80 a 100, secondo la tabella che è pubblicata nel grafico a destra. Il voto deve anche essere non inferiore all’80esimo percentile della distribuzione dei voti della propria commissione d’esame assegnati quest’anno.

L’aveva promesso il ministro Maria Chiara Carrozza che entro mercoledì avrebbe firmato un decreto per rendere «più equo» il bonus, ovvero quel punteggio extra che gli studenti delle superiori più meritevoli potranno aggiungere al punteggio ottenuto ai test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso. E così è stato: ieri è arrivato il decreto, che oltre a rivedere il bonus, rinvia le date dei test di ammissione alle università a numero programmato: non più a luglio come deciso dal predecessore Profumo, ma di nuovo a settembre, il 3 per veterinaria, il 4 per le professioni sanitarie, il 9 per medicina e odontoiatria e il 10 per architettura.

Il rinvio era necessario, ha spiegato il ministro, proprio per rendere più equo il «bonus maturità», introdotto nel 2008 da un decreto legislativo del governo Prodi ma sempre rinviato, di anno in anno, finché Profumo quest’anno ha deciso di attuarlo, nell’ottica di una scuola più meritocratica. Così come Profumo lo aveva concepito, tuttavia, agli studenti era subito saltato agli occhi che avrebbe prodotto molte disparità di trattamento, e ai rettori che avrebbe causato una valanga di ricorsi.

Il decreto Profumo, infatti, stabiliva che il calcolo dei percentili dovesse avvenire sulla base dei voti attribuiti in quella scuola nell’anno scolastico precedente, con la conseguenza, protestavano gli studenti, che nel 20 per cento delle scuole sarebbe stato impossibile prendere il massimo, anche ottenendo i 100/100 e per contro, in alcune scuole, un 5 per cento del totale, sarebbe bastato diplomarsi con 80 per avere i 10 punti. Ieri Daniele Grassucci, del portale Skuola.net, che per primo aveva fatto notare l’ingiustizia di quel criterio, ha detto che il decreto firmato da Carrozza, «che assegna il 10 solo a chi prende la lode e corregge il sistema non riferendosi all’anno precedente ma a quello in corso, è una novità assolutamente positiva».

Il ministro comunque ha detto che il bonus «verrà sicuramente modificato per il futuro» e che rinvio delle date dei test e «bonus maturità» così come sono decisi nel decreto firmato ieri, varranno soltanto per quest’anno. Dal prossimo si cambierà di nuovo. Carrozza vuole continuare sulla strada dell’anticipo dei test per l’ingresso alle facoltà a numero programmato, secondo l’idea del suo predecessore. Non a luglio, per non farli coincidere con gli esami di maturità ma ad aprile, ancora lontani dall’esame di Stato. In questo caso, tuttavia, è evidente che anche il bonus dovrà essere completamente modificato, di sicuro non potrà più essere legato al voto di maturità e quindi probabilmente sarà legato al curriculum di tutto il percorso superiore. Per decidere quale strada intraprendere, Carrozza ha insediato «una commissione che, alla luce della prima esperienza applicativa, formuli delle proposte operative, al fine di garantire un sistema di accesso ai corsi a numero programmato che sia equilibrato e in grado di valorizzare le potenzialità dei candidati».

Mariolina Iossa

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